ADDESTRAMENTI FORZE SPECIALI

Riguardo all'ultimo post di pagina 1,io penso che annuire e dare ragione pur andando contro la propria non sia un comportamento stupido,a maggior ragione se da al sottoscritto vantaggi nel tempo (es. non perdere il lavoro),se il c******e del mio capo mi rompesse il cazzo gli darei sempre ragione,pensando tra me e me la cosa contraria e non facendomi minimamente influenzare dalle sue affermazioni,in questo modo io non muoio di fame perchè non perdo il lavoro,lui fa la figura del c******e,e io godo di un ottimo autocontrollo e vivo,se non più contento,uguale a prima..la ragione data a parole per me è una cosa futile,in pratica non me ne frega niente di aver ragione su una cosa che non mi porta vantaggi o non mi interessa,diciamo che faccio un ragionamento simile alla conoscenza in Feuerbach conosci ciò che ami,bene io voglio aver ragione solo su ciò che mi porta vantaggio,anche perchè il professore non è il mio mestiere e il 90% delle volte l'interlocutore in un discorso non accetta la vostra ragione e continua a pensare la propria,come appunto farei io in posto di lavoro.

Mietitore ha scritto:Rispondete a queste domande:
Siete disposti a uccidere una persona che combatte per salvare la propria famiglia come voi?
Siete disposti ad uccidere una persona che sapete essere innocente per ordini superiori?
Siete disposti a morire perché il governo ha deciso di entrare in guerra per motivi che secondo voi non sono corretti?
Mettiamo che inventate con altre 10 persone una cosa che rivoluziona l' umanità, siete disposti ad attribuire il merito al vostro paese anche se non ha fatto 1 cazzo per aiutarvi ?
Preferite in caso di guerra rischiare di morire e di far morire la vostra famiglia e i vostri figli o se potete vi trasferite in un luogo più sicuro?

Non penso che siamo in un paese che ci prende per il culo, anche se per certi versi lo ha fatto... IO non parteciperei ad una guerra per i motivi che ho detto, poi se tu vuoi immolarti per quello in cui credi sei libero di farlo ti rispetto nella tua decisione anche se non la condivido e quello che fai procura solamente altro odio ad altre persone.

1)Sarei disposto a uccidere un nemico con famiglia che lo aspetta a casa se questo appartiene a uno stato che si è dichiarato nemico del mio Paese,e che se non uccido potrebbe benissimo un giorno vincere la guerra,entrare in Italia e ammazzare la mia di famiglia.

2)Questo lo discuterei,cercherei di far ragionare il mio superiore,e in questo caso anche disubbidire di nascosto all'ordine se mi è possibile,però dovresti dirmi il caso particolare,perchè i prigionieri di guerra non possono essere uccisi in base alla convenzione di ginevra,sono anzi sacri,e la pena di morte in Italia non c'è,nemmeno alla corte marziale.

3)Se entro nelle forze armate faccio un giuramento,che comprende tutte quelle condizioni a cui io mi sottopongo,quindi è come se implicitamente rispondessi affermativamente se mi fosse posta la domanda che hai fatto tu.Se io non sono d'accordo a entrare in guerra sono poi io il c******e perchè ho scelto io di diventare un soldato,ovviamente i punti di vista non mancano in una guerra e possono essere dichiarati.

4)Si,perchè se sono arrivato ad inventare una cosa è perchè tutto l'insieme del sistema scolastico,universitario e gli stessi diritti di cittadino italiano di cui godo me l'hanno permesso.

5)Se tutti la pensano così il luogo sicuro dove lo trovi?la mia famiglia vorrei che fosse trasferita,se io dovessi combattere e fossi arruolato andrei,questo discorso combacia perfettamente con la prima g.m. dove i disertori erano parecchi,lì li considero giusti perchè erano obbligati all'arruolamento ed erano subito mandati al fronte,contro la loro volontà sottolineo,è anche vero che se non fosse stato così l'Italia probabilmente sarebbe stata invasa,ma li entra anche il discorso della neutralità e non si finisce più.


Ho fatto questa risposta così lunga perchè fino ad ora è una delle discussioni che mi sono piaciute di più e a mio parere e produttivo uno scambio di idee su un argomento come questo,che coinvolge molte scelte di vita.


P.S. aggiungo che amare la patria non comporta l'arruolamento,suonerà come una barzelletta ma chi ama la patria quanto i soldati sono i capi di governo,i politici,che la tengono nella retta via,diciamo che loro sono la mente,i soldati lo scudo.

P.S. aggiungo che amare la patria non comporta l'arruolamento,suonerà come una barzelletta ma chi ama la patria quanto i soldati sono i capi di governo,i politici,che la tengono nella retta via,diciamo che loro sono la mente,i soldati lo scudo.

teoricamente è vero. purtroppo però ci sono anche politici che pensano solo a loro stessi, che considerano la cosa pubblica un mestiere e non una passione, di conseguenza cercano di lavorare il meno possibile e ottenere i massimi guadagni (loro). il vero politico guida la nazione e la protegge da pericoli più insidiosi rispetto alle forze armate, che mantengono l'ordine e la sicurezza di TUTTI, anche di chi è solo capace a criticarli.
il problema dell'Italia è che ci sono troppi politici che pensano sempre a loro stessi, o che mettono i loro interessi davanti al raggiungimento del bene comune. non dico che non debbano esistere: uno s.t.r.o.n.z.o. capace solo di parlare bene può anche salvare una nazione da una legge ritenuta giusta dal suo avversario, che agisce in buona fede, sebbene non lo sia. Ma devono essere una minoranza, non la maggior parte!
chiederci come siamo arrivati a questo e come possiamo uscirne è però un'altra storia, rispetto a quello che stiamo dicendo qui.

Sono pienamente d'accordo con te,per fortuna a parer mio questo governo tecnico ci ha già salvato il culo,non è da tutti (gli stati) avere un premier che in base a ciò che dice cambia l'andamento delle borse e dello spread...per fortuna ripeto ci sta guidando..