LIzone

ma ragazzi non serve che rispondiate solo per farmi contento,se a nessuno frega più niente di questa cosa si chiede a marco di cancellare il topic ed è fatta :bnt:

no io l'ho letto seriamente voglio sapere come va avanti adesso!

noooo
orcodis è morto

ok allora vado avanti

Episodio 22:L'Impero colpisce ancora
Concordia e dintorni
Lo schema 23 era stato usato solamente 3 volte dalla sua invenzione,di cui una a causa di un ordine sbagliato. Ma non era mai stato usato contro una città dell'Impero,ed era questo che rendeva irrequieto il generale Faqarl che,seppur fedele all'imperatore,ci teneva molto alla sua carriera di eroe di guerra e stratega infallibile e senza macchia.
Nel giro di un'ora l'esercito imperiale aveva circondato Concordia e allestito un accampamento. Poi ebbe inizio la prima parte dello schema 23:tutte le armi d'assedio della legione furono schierate mentre i soldati devastavano sistematicamente ogni cosa che era ll'esterno della città,facendo attenzione a non avvicinarsi troppo alle mura. Non è un segreto che i Fanghur siano arcieri formidabili.
Fatto questo,Faqarl chiamò l'imperatore con lo specchio d'acqua:"altezza,siamo pronti ad utilizzare lo schema 23"
"Bene. Non perdete tempo con ambasciatori o roba del genere. Iniziate immediatamente."
"...sì...signore..."
Faqarl uscì dalla tenda e si rivolse ad un capitano:"diamo inizio allo schema 23,di ai tuoi uomini di ANDARLO A PRENDERE"
Il capitano quasi si cagò addosso dalla paura prima di eseguire l'ordine,e si allontanò...per defecare.

Palazzo di Concordia
"Lo schema 23...questo può essere un problema..."Knopf non aveva bisogno che lo informassero gli esploratori per capire cosa stava per succedere. Bastava guardare fuori dal balcone:l'Impero avrebbe distrutto Concordia,e lo avrebbe fatto in modo tanto rapido quanto doloroso.
Tornò nella sala del trono,dai suoi gerarchi. Qui iniziò a descrivere il suo piano per la fuga,che fu apprezzato da quasi tutti. Dico quasi perchè,come ogni piano,questo aveva bisogno di un'esca,e in questo caso l'esca era Grulf,chiamato anche "Chiappa tonante".

Udìn-hur,palazzo imperiale
"Vi ho già detto che non accetterò le vostre condizioni,ora andatevene! SUBITO!"
Gabralad aveva ricevuto la visita degli ambasciatori Tamarri e i rappresentanti della Confederazione. Ciò che lo faceva infuriare era che le due delegazioni si erano presentate insieme. E questo non faceva presagire nulla di buono. Per lui.
Le sue spie lo avevano informato di un accordo tra la Confederazione e i Tamarri per spodestare l'Imperatore,ma finchè si limitavano a cianciare non gli avrebbero dato grandi rotture di cazzo.

Accampamento imperiale,Concordia
Appena fece buio,Faqarl fece montare una speciale catapulta,progettata e costruita dai più potenti maghi e genieri dell'Impero: a differenza delle altre,questa era stata costruita con calcoli renali di troll sporta e prostate di canguro alpino,così da poter essere caricata di magia. E la magia era stata ben preparate e distillata nelle profondità delle officine imperiali,e confezionata in enormi anfore. Queste vennero inserite una ad una in dei speciali serbatoi della catapulta,che subito iniziò a luccicare e a fare altre stronzate tipiche di un oggetto pieno di magia. Cinquanta soldati tirarono per abbassare l'affare che spara i proiettili,che era enorme.
E poi venne portato IL proiettile:una grossa sfera di porconite pura,sulla quale erano incisi incantesimi e anatemi di ogni sorta,tra cui "gigi puzza" e "scemo chi legge,lol". La sfera era composta da due parti attaccate in seguito,segno che era cava e che al suo interno ci fosse qualcosa...
Una volta caricata la catapulta,Faqarl ordinò di caricare tutte le altre armi d'assedio:
"CARICARE!"...
"PUNTARE!"...
"PUNTARE MEGLIO!"...
"fuoco"
"cosa?"
"FUOCO FUOCO FUOCO DIO ISTRICE!"
catapulte,lanciasassi,trabocchi e fionde giganti iniziarono a bombardare la città con ogni sorta di proiettili:pietroni,palle di fuoco,centinaia di sassolini,un mix di croste di naso e senape...
L'esercito imperiale era abbstanza vicino da poter sentire le urla e le bestemmie dei Fanghur che salivano al cielo per sedersi alla destra del padre,il quale non esitava a ributtarle di sotto con un poderoso calcio negli zebedei.
"Ora..." ordinò Faqarl al capitano(quello che si era cagato praticamente in mano,ricordate?),che era al comando del plotone della supercatapulta.
Sguainò la spada e tagliò la corda che legava il braccio della catapulta al suolo,e contemporaneamente tirò la leva per spararlo.

Concordia
Ecco,questa è una di quelle cose che se non si vivono in prima persone perdono importanza,perciò è meglio se vi racconto cosa accadde guardando la situazione dall'interno della città. Poichè un corto è tirarlo,ma un altro è vedere una enorme sfera nera circondata di plasma blu in fiamme caderti addosso.

Ma questo nella prossima puntata

dentro la palla c'è topolino vero?

oddio poveri fanghur

Episodio 23:e mò so cazzi vostri
L'enorme sfera compì un enorme arco nell'aria,assieme al resto dei proiettili che cadevano sulla città come il moccolo di un bambino su un formicaio,che non è una bella cosa però è ciò che più assomigliava alla situazione dei Fanghur in quel momento.
Già,i Fanghur...il piano di Knopf stava funzionando alla perfezione. Aveva lanciato un magheggio su Grulf "Chiappa Tonante",rendendolo uguale a lui di fattezze,e lo aveva mandato in giro per la città a dettare ordini su come difendersi dall'assedio mentre lui e gli altri gerarchi fuggivano attraverso i tunnel delle nutrie.
Ma torniamo all'allegra sfera gigante,che si schiantò contro una caserma nel centro città,distruggendola quasi del tutto.

"STOOOOP!"urlò Faqarl,e in pochi minuti la tempesta di colpi cessò.
"Ora non ci resta che aspettare...avete controllato BENE tutte le uscite dalla città?"
"sì signore"rispose un comandante.
"ochei,non voglio che quella cosa esca da Concordia."

Appena finito il bombardamento,Grulf uscì dal tombino dove si era riparato e si avvicinò alla sfera,cosa che stavano facendo molti Fanghur. Intanto i più accorti si stavano già disponendo sulle mura con archi e frecce,pronti a respingere l'Impero.
Anche se da difendere era rimasto ben poco:il bombardamento aveva danneggiato il 100% della città. Tutti gli edifici in legno erano crollati o bruciati e il gli altri erano stati irrimediabilmente lesi,eccetto alcune case dei ricchi e gli edifici governativi,che erano quasi intatte. Le mura avevano miracolosamente retto,anche se in molti punti nessuna persona sana di mente avrebbe avuto il coraggio di passarci vicino.
In pochi minuti attorno alla sfera si era radunata una grande folla di Fanghur,che la osservava incuriosita. La sfera stava ancora emandando fiamme blu e sprzzi di magia.
Grulf si avvicinò alla sfera. Poichè era un Fanghur tutto d'un pezzo,fece esatttamente ciò che il suo capo tribù gli aveva insegnato:tutto ciò che non conosci lo devi toccare.
Stava per posare un'unghia incarnita sulla sfera,quando un Fanghur più sveglio degli altri urlò:"ehi ma tu non sei Knopf! lui ha la mani perfette! dov'è il nostro grande capo?"
Chiappa Tonante non provò nemmeno a negare l'evidenza e decise di smascherarsi del tutto:
PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
il peto letale incenerì tre Fanghur che erano proprio dietro di lui e ne sbalzò via altri dieci con l'onda d'urto. Fatto questo,schiacciò la mano contro la sfera...
E qui fece il primo di una brave e poco saggia serie di errori.
Il suo tocco spense l'incendio della sfera. Tutti rimasero in silenzio. Grulf ritirò la mano tutto contento e chiese che gli portassero una piccozza per aprire la pietra.
E qui fece il secondo errore. Bastò un colpo ben assestato che la sfera si aprì girando su se stessa. Questa volta tutti indietreggiarono,poi si avvicinarono ancora di più per vedere cosa c'era al suo interno. Grulf,per far vedere che era il più coraggioso di tutti,qusi ficcò la faccia dentro la sfera,dalla quale stava uscendo un bel pò di fumo.
E qui fece l'ultima cazzata della sua vita...
Una mano uscì di scatto daalla sfera,e afferrò Grulf per la gola,quiasi rompendogli l'osso del collo. Un'altra mano uscì di scatto e gli si infilò in bocca. La mano scese giù per la trachea,rovistò un po tra i polmoni e,scelto un grappolo di alveoli di suo gusto,lo strappò e, tornando in superficiè,lo ficcò nel naso di Grulf in profondità,in GRANDE profondità.
Mentre faceva questo una terza mano entrò nel corpo di Grulf da un posto facilmente intuibile e raggiunse lo stomaco. La mano esplose come un petardo e diffuse una così grande quantità di merda agrodolce che,per una reazione chimica con i succhi gastrici,causò un'esplosione.
Poichè gli stomaci possono dilatarsi fino a raggiungere porporzioni notevoli,lo stomaco di Grulf schiacciò contro le costole gli altri organi,che non potendo essere vomitati,poichè la prima mano lo stava tenendo per la gola,furono cagati a mitragliatrice.
Dopo questo questo spettacolo di elevato livello culturale,le mani si ritirarono nella sfera,lascinado ciò che rimaneva del povero Grulf per terra.
I Fanghur avevano assistito alla scena immobili,ma quando lo spettacolo finì,si gettarono all'uninsono,per quanto la loro coordinazione glie lo permetteva,sulla sfera mostruosa.
Altra cazzata,pochè la sfera si aprì di colpo e uscì una cosa completamente furi dai gangheri.
Era un,beh sì era un mostro,ma non non solo quello. Chiunque lo guardasse si sarebbe accorto della pura malvagità di quella bestia orripugnante,che ora si ergeva per tutta la sua statura.
Con un balzo atletico saltò giù dalla sfera,e si guardò intorno. I suoi denti pulitissimi e perfetti digrignarono(o sorridevano?),pronti ad addnetare qualsiasi cosa di vivo nel raggio di chilometri.
Ora aveva due mani,ma gli bastò alzare il pollice per farsi uscire altre quattro braccia dalla schiena,che ghermirono dei Fanghur e li castrarono senza alcuna anestesia,agitando i neo-eunichi per far schizzare il sangue ovunque.
Ai Fanguhr fu più che sufficente per estrarre le armi e indietreggiare,pronti a respingere altri attacchi della bestia,che ora li fissava con i suoi occhi vivaci e completamente neri. Con un saltello aggraziato piovve addosso ad alcuni Fanghur e,con un sorriso a trantadue denti,fece un incantesimo e ricoprì il suo corpo di spine e lame affilate come rasoi,che sbindellarono decine di Fanguhur,poichè la bestia stava saltando ovunque. Nessuno riusciva a colpirla. Appena qualcuno ci provava veniva scaraventato contro la parete più vicina con una violenza tale da frantumargli tutte le ossa(letteralmente)ed esploderlgi le orecchie,gli occhi e il cervelletto.
I Fanghur sulle mura scagliavano frecce ovunque saltellava la bestia,peggiorando la situazione:le frecce erano troppo lente per colpire la bestia e gli arcieri falciarono decine e decine di Fanghur prima di rendersene conto. Feriti nell'orgolgio,scesero dalle mura armati con qualsiasi cosa gli capitava sottomano e li lanciraono sulla bestia...
Fu una delle cose più orribili che siano accadute in tutta le Terra del Palù:un massacro fine a se stesso di Fanghur completamente presi dal panico,che venivano sterminati in modo sempre più brutale,e sempre più creativo. Alcuni venivano aperti per lo sterno come se fossero lattine,altri furono impalati partendo dalla parti più disparate del corpo,altri ancora venivano privati del cervello,che veniva tolto nei modi più assurdi,tra cui partendo dall'ombelico. Ma c'erano anche i classici squartamenti,le decapitazioni,le amputazioni di parti del corpo scele in maniera casuale,cosa ben nota in molti ospedali. Ma il pezzo forte fu sicuramente l'infibulazione di un gruppo di Fanghur maschi.

Faqarl poteva senire le urla e le implosioni dei Fanghur fin da dentro la sua tenda. cosa che lo infastidiva moltissimo. perciò prese del cerume da un barattolo e se lo applicò nelle parti dovute,poi si addormentò.

"NOOOOOOOOOOOOUUUAAAAAAH!"
l'ultimo fanghu fu semplicemente trapassato da parte a parte con pugno. La bestia si guardò intorno:una nebbiolina rossa aleggiava per Concordia. Sangue. Si sarebbe dissolto in qualche minuto.
La bestia intrecciò qualche cadavere per fare una sedia e si sedette.
Si sistemò il ciuffo giallo e rimase lì,guardandosi la tuta blu lacerata...
...
...
...

altri ancora venivano privati del cervello,che veniva tolto nei modi più assurdi,tra cui partendo dall'ombelico

qualcuno mi spiega come si fa?

Magari si fa passare un gancio o qualcosa del genere

Episodio 24:Cacottonin e Caconiani
Sito minerario di Cacottoni e Caconiani,Caorlehn
"Ascoltatemi,giovanotti!"dopo lo svenimento di Oreste,l'Eremita aveva raggiunto gli altri alle miniere caorlotte e,soppresso l'obrobrioso bestemmione vivente,diede le direttive per la missione.
"Oreste non è in grado di intendere e di volere perciò rimarrà nascosto su quella collina laggiù. Santrelel! tu gli farai da guardia. Noi ci intrufoleremo nelle miniere e recuprereremo l'Amuleto."
"Sì maestro!"gridarono in coro Morbo e Santrelel,che si allontanò con Oreste e gli zaini,ma dopo due metri cadde a terra e fu sommerso dagli zaini,che non riusciva a sollevare.
"Che cazzo fai!?"urlò l'Eremita. "Non hai imparato niente!?"
"oh,mi scusi Maestro Venerabile,ma sono un po stanco"
"secondo me sei solo stupido..."osservò Crosta,che era stato guarito dopo due ore di incantesimi dell'Eremita.
Santrelel si girò verso gli zaini,si scrocchiò le dita e disse:"dio carriola!!"
Dal cielo piovve una discreta carriola e Santrelel la caricò con gli zaini e Oreste. Poi si allontanò.
"Bene-disse l'Eremita-ora ecco il piano:Le miniere non sono solo dei busi da cui Orcodis estrae,ehm...estraEVA minerali preziosi;sono anche due ottimi nascondigli per celare i suoi più grandi segreti. Uno di questi è l'Amuleto. Dobbiamo dividerci in due gruppi:uno entrerà nella Cacottoni e una nella Caconiani. Il crollo del castello avrà attirato l'attenzione di quasi tutte le guardie e i soldati perciò la sorveglianza sarà minima. Divisi a coppie però non desteremo sospetti e potremo cercare l'entrata del sancta sanctorum con più calma..."
"aspetta,in che senso l'entrata?"chiese Crosta
"Cosa credevi che l'Amuleto fosse in bella mostra? E' ovvio che è stato nascosto! Io la ferita alla testa te l'ho guarita bene vuol dire che o sei stupido o sei edit!"Crosta stava per mettersi a piangere. L'Eremita continuò:
"Allora,io e Morbo andremo a Cacottoni. L'abbiamo visitata un paio di volte quindi faremo più in fretta...cazzo ora che ci penso io e Santrelel avevamo visitato Caconiani durante il suo apprendistato,avrei dovuto mandare TE con Oreste"e fissò Crosta con violenza. ma questa volta il portogruarese ebbe il coraggio di rispondere:"non è colpa mia se sei un vecchio pirla..."
"e stai zitto che per oggi mi hai fatto arrabbiare abbastanza! Allora tu e Atram andrete a Caconiani,e tu inventati qualcosa per nasconderti quelle dannate orecchie a punta! non ho mai visto un fottuto elfo lavorare in una miniera in tutta la mia vita..."
"ma noi non dobbiamo lavorare..."disse Atram
"!? ti ci metti anche tu!? forza muovetevi! e non accoppiatevi appena ne avrete l'occasione che la vostra stupidità messa assieme può partorire solo Fanghur!"detto questo l'Eremita si allontanò,seguito da Morbo. Crosta e Atram fecero lo stesso.

Le miniere erano così vicine alla città che col tempo erano state inglobate dalle case,creando così una baraccopoli di qualche chilometro quadrato dove vivevano minatori,schiavi e guardie.
Le miniere erano distanti un centinaio di metri una dall'altra,ma le due gilde di minatori non volevano affatto unire le due miniere per paura delle tonnellate di carte che i capigilda avrebbero dovuto firmare e per gli scontri che ci sarebbero stati sulla proprietà delle due miniere. C'erano due o tre caserme in quella zona,ma nessuno dei soldati sapeva che i più grandi tesori di Caorlehn erano nascosti nelle due miniere. Gli unici a saperlo erano il re e i capigilda,che avevano assunto dei mercenari proprio per proteggere le miniere secondo i loro metodi,tra cui l'utilizzo di schiavi per l'estrazione dei minerali più preziosi.
Morbo riuscì a tramortire due addetti al trasporto dei carrelli e rubare loro i vestiti. Ora lui e l'Eremita sembravano un minatore al suo ultimo giorno prima della pensione accompagnato da un tirocinante,una bella coppia di sfigati insomma! Ma in questo modo riuscirono ad entrare senza che nessuno li cagasse. Cacottoni era una specie di labirinto e l'unico modo che avevano per orientarsi erano i binari del loro carrello.
"Bene,siamo dentro. Ora Morbo,figlio della disgrazia,fai finta di lavorare e raggiungi un posto appartato con il carrello,io cerco la porta. Da quel che so dovrebbe essere in un'area dove i minatori non lavorano tanto. E se ti fai scoprire da quelle teste di cazzo dei mercenari ti strappo gli occhi e li uso come boccini quando sarò vecchio rincoglionito,è chiaro?"
"...sì maestro..."Morbo era spaventato dal maestro e iniziò ad insultarlo sottovoce solo quando era lontano una ventina di metri.

"...e dopo un paio di picozzate ho estratto una pepita di catarrite del peso di due merdus"
"wow...e allora come mai sei ancora minatore di quarto grado?"
"perchè...ehm...mi è caduta nel cesso mentre cagavo...ma non dirlo alle guardie ti pregOOOOOOOH!"
due minatori stavano avendo una dotta discussione,quando videro una gamba molto sexy spuntare da un vicolo buio. i due si avvicinarono tutti arrapati.
Crosta ritrasse la gamba,prese i due minatori per le teste e le fece sbattere l'una contro l'altra.
"Bene,ora dobbiamo cambiarci d'abito"disse Atram
"VA BENE!"disse Crosta. ma quel pervertito guardone rimase deluso perchè Atram indossò il vestito di uno dei minatori direttamente sopra la sua veste.
I due corsero dentro la miniera. Caconiani era l'opposto di Cacottoni:la miniera era una gigantesca volta e i minatori lavoravano per ingigantirla sempre di più. montacarichi e impalcature erano ovunque. I due deficienti,correndo come pazzi e parlando di soppiatto,avevano già attirato l'atenzione di un paio di mercenari,che si stavano avvicinando con una camminata da palloni gonfiati.
Dire che assomigliavano ai bravi che hanno rotto i coglioni a don Abbondio sarebbe stato un complimento:avevano così tanti pugnali e spade addosso che sembravano dei venditori ambulanti. in più erano vestiti da despossenti e puzzavano di culo bruciato.
"Voi due"disse uno dei mercenari,che aveva una faccia talmente da culo che per lavarsi i denti doveva usare il Cif,"che state facendo? la pausa è tra mezz'ora"
"Scusaci amico ma ci avevano informati che nostro zio si era fatto male là a Cacottoni e siamo corsi a vedere..."disse Atram
"vostro zio? hahaha se voi due siete fratelli io ho il culo al posto della faccia"il mercenario aveva risposto usando un paradosso,ma senza accorgersene. Questo rendeva la cosa ancora più filosofica...
"Eh,che ci vuoi fare...nostro padre era un buontempone..."rispose Crosta,che era troppo stanco per combattere quel giorno.
"mmmh...va bene andate ma se non iniziate subito a lavorare vi frusterò io stesso. Tu,portali nel settore 2."
L'altro mercenario,un tizio enorme,prese i due per le braccia e quasi li tracinò fino al settore 2.
Un posto davvero di merda:lì si estraeva il cosidetto "olio di pancreas",una sostanza così schifosa e puzzolente che nessuno aveva ancora capito a chi servisse. Ma questa è un'altra storia. Il mercenario abbandonò lì Crosta e Atram,che subito cercarono una qualsasi porta bloccata in giro. Niente. Dopo un'ora di ricerche e fare finta di lavorare,Crosta impazzì:"Basta cazzo qui non c'è niente! secondo me quel vecchio di merda ci ha mandati qui così non gli rompevamo i coglioni. Ma adesso mi sono stufato,torniamo a casa!"
Lo sclero di Crosta aveva acceso qualcosa nella coscienza dei minatori che,credendo che stesse parlando del capogilda,iniziarono a confabulare tra di loro. In pochi istanti tutto il settore 2 era in rivolta e i minatori assalirono i mercenari,rimediando quasi un'arma a testa. La folla di rivoltosi dilagò e nel giro di dieci minuti tutta la miniera era piombata nel caos.
Crosta e Atram avevano assistito alla scena a bocca aperta. "Ben fatto portogruarese!"disse Atram,e ritonò a cercare l'entrata della sala del tesoro,cosa che ora poteva fare con più tranquillità.

"Merda rara! qui non c'è niente!" l'Eremita aveva esaminato ogni zona semi-deserta della miniera,e l'unica stanza segreta che aveva trovato era un cesso abusivo dove i minatori neascondevano un pò di pepite in mezzo alla merda e al piscio. Belle aspettative di vita!
Furibondo del fatto che Crosta poteva aver trovato l'entrata,l'Eremita evocò una piccola bestemmia e una mosca servente gli apparì davanti,rischiando di far scattare l'allarme magico della miniera:
"Mosca insulsa! trova una porta che abbia più di cento anni e dimmi dov'è!"la mosce partì per la ricerca

"Eccola l'ho trovata!"urlò Crosta,e Atram lo raggiunse subito.
"Oh no!"disse l'elfa.
"Che c'è adesso?"disse Crosta
"il sigillo spala-merda ce l'ha Oreste..."

Episodio 25:l'Amuleto di akan-su-sto-mazzo
"Come sarebbe a dire ce l'ha Oreste? Non possiamo neanche uscire da qui c'è il degheio!"urlò Crosta,in preda ad un esaurimento nervoso,che iniziò a fargli colare cerume dalle orecchie.
"Eh non è colpa mia mi è venuto in mente adesso!"ribattè Atram.
Intanto,l'Eremita era stato informato dalla mosca-servente-bestemmia che non c'erano porte antiche da nessuna parte. O meglio,non c'erano proprio le porte,dato che era una normalissima e fottutissima miniera.
Morbo nel frattempo stava raccontando barzellette sporche ai minatori in pausa:
"...in culo."
"HAHAHAHAHAHAHAHA! non l'ho capita..."rispose un minatore,originario di Concordia,guardacaso...
"Morbo! Per la barba di mia nonna cosa stai facendo!?-disse l'Eremita-Alzati e vieni con me che dobbiamo andare a Caconiani!"
Morbo si alzò,prese la sua ascia,che l'aveva nascosta dentro il carrello,e si diresse alla parete divisoria. Lì i mercenari di guardia,che dovevano impedire ai minatori di lavorare lì per impedire la fusione delle due miniere,erano girati verso la parete e avevano le armi sguainate.
"TU! chiama i genieri e fai allestire un muro di legno,veloce!"
"Cosa succede giovanotti?"chiese l'Eremita
"Come ti permetti di rispondermi,io sono una mercenario,e tu sei una stupido minatore!"
"Sbagli,giovane farlocco! Io sono...L'Eremita delle Saracche!"
Lo stupido minatore si tolse la divisa e la sua tunica marrone scintillò ovunque.
"OOOOOOOOOOOH!"dissero i mercenari.
"MORBO!ORA!"
Morbo fece un salto atletico-acrobatico e colpì la parete con tutte le sue forze. L'ascia si impiantò nel muro,che crollò subito dopo.
La rivolta dei minatori si estese nel giro di venti minuti anche su Cacottoni,mandando in bancarotta la due gilde. Nel giro di un giorno i nostri eroi avevano distrutto sia il castello che il complesso minerario,facendo ritornare Caorlehn una stupida città di pescatori merdivori.
Nel frattempo Morbo e l'Eremita avevano raggiunto Crosta e Atram,che ancora non erano riusciti ad aprire la porta.
"Ah l'avete trovata! molto bene!"disse l'Eremita
"Vecchio bacucco! il sigillo spala-merda ce l'ha Oreste e uscire da questa rivolta indenni è impossibile! cosa facciamo adesso!?"urlò Crosta,che ormai aveva secernato tutto il cerume che aveva.
"Mia nonna incarnita non è possibile che tu sia così c******e! Il sigillo ce l'ho IO pensavi che lo lasciassi a Oreste che è mezzo morto dopo tutta la fatica che abbiamofatto per ecuperarlo!?"rispose l'Eremita. Crosta si mise a piangere e si rannicchiò in un angolino e Atram andò a consolarlo.
"Certo che è proprio vero..."disse Morbo.
"Cosa?"chiese l'Eremita
"I coglioni vanno sempre in coppia."

[minuto di atmosfera filosofica]

Morbo prese il sigillo e lo inserì nella porta. subito si attivarono una serie di magheggi che scardinarono la porta e la fecero evaporare in merda rarefatta. Poi prese una torcia ed entrò,seguito a ruota di barca dagli altri.
La stanza non era molto grande,ma era piena di oggetti di ogni tipo:frammenti di statue antiche,libri vari(tra cui il leggendario "la cucina facile di suor Germana"),documenti di stao importanti,ricordi di famiglia dei re e uno scirgno verde pus acido rannicchiato in un angolo.
"Ma stiamo scherzando?Dove sono i gioielli,i lingotti d'oro e tutti gli oggetti di valore?"disse Atram.
"In banca,che domande! Forza cercate ovunque l'Amuleto è qui da qualche part...STAI FERMO DIO PORCOOOO!!!!!!!!!!"
Crosta stava per aprire lo scrigno,ma l'Eremita l'aveva bloccato appena in tempo. Quello era in realtà una trappola vecchia come mio nonno,ed è morto!
Lo scrigno conteneva essenza di cagotto di Fennec pressurizzata,una quantità così potente di miasma che avrebbe fatto morire dal cagare persino un golem stitico.
"Eccolo maestro!" Morbo aveva trovato l'Amuleto! Era nascosto nel naso di una vecchia statua.
"Bene...ora...andiamocene..."
"Maestro,ti senti bene? sei pallido..."
"Morbo,credo di aver evocato una bestemia quando ho impedito a Crosta di aprire lo scrigno,una GRANDE bestemmia,ho esaurito tutte le forze...aiutami ad uscire."
La compagnia riuscì ad uscire dalla miniera,dato che la marmaglia casinista si era spostata quasi del tutto sull'altra,e corsero fino alla collina dov'erano nascosti Oreste e Santrelel.
Improvvisamente,il cielo si fece buio e un'ombra sembrò incombere sempre di più su Caconiani. Atram alzò la testa e vide un porco gigantesco,grande quesi come mezza Caorehn,piovere dal cielo con un'accelerazione costante. Il maiale era così brutto che sembrava un cinghiale con la lebbra.
E poi ci fu lo schianto.
Al contatto col suolo,il porco sprigionò un'onda d'urto che disintegrò tutto nel raggio di 100yards. In più sparò una scorreggia mista a croste di culo,che scontratesi tra loro ebbero l'effetto di pietre focaie. Il peto divene una gigantesca fiammata che sciolse l'altra miniera. Poi il porcone gigante scomparve.
"Wow! figo,anzi,cul!disse Atram.

"Siamo arrivati!"urlò Morbo.
"Bene,ho curato Oreste per quel che si poteva fare. La spada di Orcodis era magica e gli ha inflitto danni che solo il tempo può guarire."rispose Santrelel.
"Abbiamo l'Amuleto"disse Atram
"hahaha finalente!"Oreste li stava guardando dalla cima di un albero.
"Cosa fai lassù? Dovresti riposare,scendi!"disse Santelel.
"Sono stanco di riposare. Abbiamo visto cos'è scuccesso dalla collina,al posto vostro avrei ucciso ogni singolo mercenario. Però il maiale gigante è stato favoloso!"
"Oreste,scendi. Dobbiamo ritornare a Portogruaro il più in fretta possibile."disse Atram.
"Arrivo"Oreste scese dall'albero,e in quel momento accadde la cosa che gli avrebbe cambiato la vita. Morbo stava giocando a lanciare in aria l'Amuleto per poi riprenderlo,ma gli scivolò e l'Amuleto di akan-su-sto-mazzo roteò nell'aria,finendo attorno al collo di Oreste. tipo le foche quando gli tirano i cerchi,per intenderci.
Oreste si bloccò e guardò l'Amuleto.
Successe tutto in una frazione di secondo. Gli occhi di Oreste divennero bianchi e cadde in crisi mistica. Subito dopo rotinò in sè e ,con grande stupore di tutti,non aveva prodott neanche un nanogrammo di letame.
"Cos'è successo Oreste?"chise l'Eremita incuriosito.
"Ho visto...ho visto...."
"cosa? cosa!? COSA!?"
"Ho visto...Lizone"

Che suspence !!!!

quindi le bestemmie evocate si evocano da sole...
in classe nostra sarebbe una tragedia XD

Episodio 26:ritoro a Portogruaro
Alle porte di Portogruaro
Grazie alla carriola evocata da Santrelel fu facile trasportare Oreste fino a Portogruaro.
Il viaggio di ritorno fu tranquillo e procedette senza intoppi,salvo qualche pausa per defecare e una banda di briganti sfigati,che fu messa al tappeto dall'azione combinata di Crosta,Morbo e Atram.
Arrivati in città,i portogruaresi della compagnia rimasero di stucco,così 8O
Attorno alla città c'erano tende dell'Impero,con tanto di insegne I.P.Q.F.(imperator popolusque furlanis). La prima cerchia di mura era stata potenziata con delle impalcature di legno,mentre il resto della città era in gran fermento,il che era strano,visto che a Portogruaro non succede mai un cazzo. Arrivati alla cittadella,delle streghe infermiere prelevarono Oreste,che era caduto in coma dopo la crisi mistica,mentre gli altri furono convocati da Omom.
Il sindaco di Portogruaro stava discutendo con i suoi consiglieri di cose molto importanti:
"ma guarda quello! è bruttissimo!"
"è uno specchio,signore..."
"Omom,siamo tornati!"disse Santrelel.
"ehi! dov'è Oreste? e chi è questo vecchietto e questo n..."
"Sono l'Eremita delle Saracche,e questo è il mio apprendista,Morbo di Disgrazie."rispose seccato come una merda al sole il vecchietto.
"sì ok ciao...era meglio se restavate in giro,avete fallito la missione:i Fanghur hanno distrutto Concordia e l'Impero ha usato l'invasione di quei cosi come scusa per invaderci..."spiegò Omom.
"Non abbiamo fallito! Ora abbiamo l'Amuleto di akan-su-sto-mazzo! I suoi poteri ci permetteranno di sconfiggere Avatatar!"disse Santrelel.
"e chissenefrega! Avatatar non sappiamo nemmeno che fine abbia fatto! Ora il problema sono i Fanghur e quel loro capo,Knopf."
"Per non parlare dell'Impero che abbiamo appollaiato sul coppino..."aggiunse l'Eremita.
"E tu che c'entri? sei di Portogruaro mago?"chiese Omom
"Allora non te son stupido,te son cojon! te go dito che son l'Eremita!"
"Aaaaaaaaaaah,ora ho capito chi sei. sì mio papà mi ha raccontato di te"disse Omom.
"Quindi l'Amuleto non serve a nulla?"disse tristemente Atram
"Beh,datemelo intanto che se arriva Avatatar a chiedermi per la 100esima volta se gli ridò il suo emisfero destro so come ucciderlo per sempre."
"Ora basta! In qualità di comandante in capo dell'esercito imperiale e,in mancanza di altri,sovrintendente di Concordia dichiaro Portogruaro occupata militarmente finchè la minaccia Fanghur non sarà sventata. Successivamente ti verrà chiesto,Omom,di arrenderti a sua Altezza l'imperatore..."
Atram stava per pronunciare il nome dell'Imperatore,ma Morbo la interruppe "ma che cazzo stai dicendo? non lo vedi che sei da sola? e poi il tuo esercito è troppo piccolo per conquistare Portogruaro e sconfiggere i Fanghur."
"Il suo sì,ma il MIO esercito è abbastanza grande da uccidervi tutti,hahaha"
Tutti si voltarono e aguardare chi aveva parlato. Crosta,che era in fnodo al gruppo,si sentì osservato e si rannicchiò in un angolo.
Ma tutti stavano guardando una figura entrare nel palazzo comunale,accompagnata da un folto gruppo di soldati scelti.
Il generale Faqarl si guardò intorno e disse:"In nome dell'Imperaotre,arrendetevi o raderemo al suolo Porograuro."

Concordia,poche ore prima
I maghi imperiali si avvicinarono cautamente alla bestia e,dopo una formula magica molto potente,la fecero diventare piccolissima e la chiusero in uno zippo,che fu chiuso in una sfera di porconite,che fu chiusa dentro un baule magico.
Catturata la bestia,Faqarl ordinò a buona parte dei suoi soldati di restare a Concordia,di darle una ripulita e di setacciare le campagne in cerca di concordiesi vivi,che purtroppo erano parecchi. Uno era addirittura riuscito a sopravvivere dentro un tombino nutrendosi di nutrie e un altro si era nascosto al canoa club di Concordia,che era stato risparmiato dai Fanghur perchè era un posto troppo di merda perfino per loro.
Poi Faqarl si diresse con i soldati rimanenti a Portogruaro,sapendo cosa avrebbe trovato.
Era arrivato alla città qualche istante dopo i nostri eroi. E che culo! se li avesse trovati probabilmente li avrebbe fatti trucidare sedutastante...
comunque,arrivato a Portogruaro era stato riconosciuto dai soldati imperiali e gli alti ufficiali,che non avevano accettato l'alleanza con Portogruaro,gli cedettero il comando.
Con un esercito che era tre volte il numero degli abitanti della città,Portogruaro si arrese senza combattere e Faqarl si diresse con i migliori guerrieri al palazzo comunale,nella cittadella.
E fece la sua entrata da fanfarone.

Annonaria,chiamata anche Cannone veneto
"Vittoria!"esclamò l'Imperatore
Annonaria,anche se si pensava fosse stata saccheggiata,stava invece combattendo da giorni contro i Fanghur. Inoltre in città era scoppiata un'epidemia di cagotto di Fennec e gli abitanti avevano iniziato a catapultare alcuni ammalati sui Fanghur. mentre erano in volo gli ammalati lasciavano una lunga scia di merda su chi era sotto,così ben presto anche i Fanghur,colpiti da una pioggia di diarrea,si ammalarono.
Poi era arrivato l'Impero,e aveva trucidato i Fanghur e gli ammalati. i pochi sopravvissuti si arresero e la pacchia finì.
"Maledetto Imperatore!"disse sottovoce un abitante di Cannone veneto
"Già-gli rispose un altro-si è gettato su di noi come uno di quegli uccelli rapaci del porcodio..."

Sembra che l'Impero stia lentamente soggiogando il Palù...tutto a danno dei Fanghur.
Cosa accadrà nella prossima puntata?
boh non lo so ci devo ancora pensare

Episodio 27:colpo di stato
"Oh cazzo..."Omom non sapeva più cosa dire e cosa fare. nel giro di pochi giorni la sua città era diventata la preda dell'Impero,la sua alleata e ora la sua nuova città di confine. Mentre aveva già intesta l'immagine di Avatatar che gli rideva in faccia,disse a Faqarl:
"Cos...chi...come...ma daiiiiii!"
Ma i nostri eroi non si diedero per vinti. con un attacco di massa assaltarono Faqarl e la sua guardia personale. Fu uno scontro durissimo,ma erano tutti troppo stanchi per il viaggio e riuscirono solo a ferire una guardia prima di essere messi al tappeto.
"Niente scherzi! Adesso aspetterete qui che i miei soldati occupino la città,poi accoglieremo tutti con grande gioia l'Imperatore.
"l'Imperatore? ma ci vorranno giorni prima che arrivi da Udìn-hur"disse Omom.
"Oh ma l'Imperatore non è a Udìn-hur,è QUI,nel Palù,e sta soggiogando una ad una le patetiche città di questo posto,mentre io mi occupo dell'estirpazione dei Fanghur."disse Faqarl.
Nel frattempo,Oreste era guarito grazie alle cure delle infermiere troie e dei maghi magò,che erano i dottori dell'ospedale.
Quando vide Omom sula porta della sua stanza,disse contento:"Ce l'abbiamo fatta!"
"sì bravo ora l'imperatore avrà un bel soprammobile in più!"rispose Omom
"Cosa?"
"E' finita,Oreste. Concordia è stata distrutta ma Avatatar è scomparso,l'Amuleto è inutile. Non possiamo usarlo nemmeno su Knopf perchè i Fanghur si sono nascosti chissaddove. E l'impero ha occupato Portogruaro. ma ti rendi conto!? ce l'hanno messo nel culo e non ce ne siamo nemmeno accorti.
Oreste controllò su cos'era seduto,poi disse:"Io so come sconfiggere l'Imperatore,Knopf e Avatatar"
Omom lo guardò come se fosse un drogato dentro un oratorio:"in che senso?"
"Qel c******e di Morbo mi ha fatto indossare per sbaglio l'Amuleto. Sono caduto in preda di una visione e ho visto dove sono le rovine di Lizone."
"Lizone!? hahaha quel posto non esiste nemmeno!"replicò Omom
"Invece sì,quei minorati mentali di Torre del Mostro ci hanno costruito sopra la loro città,ma le rovine di Lizone e del tempio di Derfel sono la sotto,e con esse anche Lei..."
"Chi,io?"
"no... ESCAGADUR!"
Una folata di vento entrò nella stanza e rattrappì le balle ad Oreste,che era vestito con quella stupida tutina verde acqua che ti mettono negli ospedali.
Omom prese paura è uscì dalla stanza,poi rientrò e disse:"Dopodomani all'alba tu e i tuoi amici di viaggio andreta là,troverete la spada e ucciderete l'Imperatore,poi la userai per sconfiggere i Fanghur e fare spiedini di Avatatar,è chiaro?"
"Sì,Omom di Glubdrubdrid!"
"bene...ah e un'altra cosa:d'ora in avanti sarai generale dell'esercito di Portogruaro e mio consigliere di fiducia,dì a Lipskar e Ermanno di togliere le loro collezioni di cacche di pavone dalle loro scrivanie."
Poi se ne andò.

Udin-hur.
I palazzp imperiale era una fortezza così insepugnabile che sarebbero bastate venti persone per proteggerla. ma la prudenza non è mai troppa e a difenderlo c'erano 10 000 soldati,scelti fra i più fedeli all'Imperatore.
Ma ai cospiratori fu facile entrare nella stanza di Gabralad e ucciderlo a badilate,visto che la città era stata invasa dai Tamarri.
Fatto questo,i membri della Confederazione e i capi clan dei Tamarri si riunirono nella sala del trono.
"La Confederazione dei mercanti e dei banchieri riconosce il re Joshuah come Imperatore del Furlanis Imperum,lunga vita a Joshuah!"
Joshuah era il capo del più potente clan dei Tamarri e una volta seduto sul trono divenne anche l'Imperatore.
"pane e figa per tutti!"urlò,e i cospiratori festeggiarono il golpe.
Uno di loro si alzò durante il banchetto e si diresse ad una pozza d'acqua,la tocco e disse:
"Faqarl,abbiamo concluso,dì ai tuoi di uccidere l'ex Imperatore"

omg!
escagadur!

ah ah ah oddio

Episodio 28:la Nuova Alleanza
Era notte quando i cospiratori decisero di agire. L'Imperatore ronfava nella sua tenda,che era sorvegliata dalle guardie personali.
Tutte al soldo della Confederazione.
Quando videro un tizio incappucciato aggirarsi per il campo,capirono che era giunta l'ora. Due di loro si spostarono per farlo entrare nella tenda,con già il pugnalazzo in mano.
E scattò l'allarme.
Pochi,o meglio,nessuno sapeva infatti che la tenda era ricoperta di allarmi magici che suonavano all'istante se qualcuno entrava senza l'autorizzazione dell'imperatore,che si svegliò all'istante.
L'assassino si gettò su di lui,mentre l'allarme si propagava per tutto l'accampamento. E non era una bella cosa,perchè il suono era simile a un corvo che tenta invano di fare bene la scala delle note. Tutti si svegliarono bestemmiando e i comandanti,che sapevano cosa stava succedendo,corsero verso la tenda. ma furono fermati dalle guradie e il combattimento iniziò.
I comandanti che erano coinvolti nella cospirazione si sparpagliarono per il campo,facendo discorsi contro l'Imperatore,ma molti soldati non passarono dalla loro parte. In più c'erano quelli mezzi rincoglioniti pper il sonno e in breve tempo tutti i soldati iniziarono a combattere fra di loro.
Nel frattempo l'Imperatore aveva ucciso l'assassino,rompendogli il braccio e trapassandolo con il suo coltello,che aveva ancora in mano. Dopo avergli annodato il braccio,prese i vestiti più poveri che avesse,che comunque valevano una fortuna,nascose l'armatura e le armi in uno zaino e partì.
Corse come se dovesse andare in bagno da giorni per fuggire dall'accampamento. Alcuni soldati dalla sua parte lo riconobbero e lo seguirono.
Mentre scappavano videro le stalle,e presero dei cavalli. Poi l'(ex)Imperatore e la ventina dei suoi soldati più fedeli fuggirono nel Palù.
Quando furono abbastanza lontani,l'imperatore ordinò di fermarsi e si mise a leggere una lettera che aveva in tasca l'assassino. Era anonima ma poteva riconoscere gli errori,o meglio,gli orrori di ortografia.
Faqarl.

Portogruaro,contemporaneamentemente
"I soldati imperiali sono meglio addestrati,ma non hanno fantasia e spirito di iniziativa."disse Santrelel
"Già,se l'avessero si sarebbero accorti del passaggio segreto"concordò Crosta
"Certo che bisogna essere stupidi da non accorgersi di un nascondiglio così palese!"continuò Oreste.
"Muovetevi che possono arrivare a momenti!"disse l'Eremita
"Non credo,ne ho stesi tre prima e li ho nascosti bene"disse tranquillo Morbo
"Ehi,ci sono anch'io!"
Tutti sguainarono le spade,e l'Eremmita puntò il bastone dei magheggi contro la voce.
Era Atram.
"Vattene o ti uccidiamo e ti appendiamo ad un palo"disse Oreste.
"Voglio venire con voi. ho scoperto una cospirazione ai danni dell'Imperatore e...ho ucciso Faqarl. Quando sono arivati i comandanti ho consegnato loro le prove della cospirazione e le hanno bruciate. E' un vero e proprio colpo di stato,chissà che cos'è successo a Udìn-hur..."
Oreste ci riflettè un po su:"mmmh...va bene. In fondo,molto in fondo,ci sei utile. forza Crosta apri il passaggio segreto!"
Crosta ubbidì e girò la testa di una delle due statue a forma di gru. La grata del pozzo si aprì e in pochi minuti tutti erano scesi per le scale che conducevano alle fogne.
Ma i soldati imperiali si accorsero dell'entrata e diedero l'allarme.
"Fermi ci penso io!"disse l'Eremita,puntando il bastone contro la grata:"SCI'òP!"
il pozzo esplose e il passaggio venne bloccato. La compagnia fuggì attraverso le fogne.
E videro una figura vicino all'uscita delle fogne.
"Un momento,ma tu sei...Minkya!"disse Santrelel
"Ancora voi! che cazzo ci fate qua sotto!?"
"stiamo scappando,la città è in mano all'Impero. e TE piuttosto cosa porcodio ci fai nelle fogne!?"disse l'Eremita
"IO? beh dovevo incontrare un certo Faqarl per un incontro...galante"
"ma lo sa che sei un uomo?"chiese Oreste
"perchè dovrebbe,così poi lo posso ricattare...."
"Faqarl è morto,e ora lo sei anche tu,brutto puttano!"Atram caricò il pugno e colpì Minkya in mezzo ai cojoni,facendoli sublimare. il dolore fu così intenso e immediato che Minkya morì all'istante,mentre gorgogliava sengue dalle rovine delle parti basse.
"ben fatto,ora andiamocene"disse Morbo. E tutti corsero fuori,nella notte del Palù.

La compagnia si diresse verso Torre del Mostro,sperando che l'Impero o i Fanghur non l'avessero ancora raggiunta.
"Non penso proprio,è un posto troppo di merda persino per i Fanghur..."disse filosoficamente Oreste.
E arrivò l'alba. La compagnia si fermò a fare colazione,e videro un gruppo di cavalieri venire a cavallo verso di loro. Alcuni portavano le divise dell'Impero,altri una corazza completa. Quello davanti a tutti indossava un'armatura d'argento e aveva un mantello nero svolazzante.
"L'Impero!"urlò Crosta
"Calma,sono troppo pochi e troppo tranquilli per volerci attaccare"
I cavalieri si fermarono,e il tizio con il mantello tossicchiò e disse: "Salve,popolo barbaro del Palù,io sono l'Imperatore..."
"Lo so chi sei edit..."disse Oreste
"Calmati,conte Oreste. sono qui per...per...chiedervi aiuto"
"Cosa!? e perchè dovremmo aiutarti!?"disse Crosta.
"Taci,marrano. Io parlo solo con gente altolocata,non con la plebaglia."
"Allora parlerai con me-disse Oreste-:sappiamo che l'hai preso in culo dai cospiratori e il fatto che te ne vai in giro con una dozzina di persone mezze orte e dei cavalli striminziti ne è la prova. Perchè dovremmo aiutarti?"
"Perchè se lo farete darò larga autonomia a tutto il Palù una volta che l'avrò soggiogato"
"soggiogato! HAHAHA e con cosa?"
"non importa quando e come,io sottometterò queste lande paludose,perchè sono l'imperatore..."
In quel momento fu interrotto da Atram:"Ehi altezza ti ricordi di me?"disse tutta contenta per avere l'imperatore a mezzo metro da lei.
"No,perchè dovrei? ora taci elfa e fammi parlare. Dicevo: come di certo sapete sono stato tradito e ora sono da solo assieme ai miei fedelissimi,e da oggi nuovi generali dell'Esercito,in mezzo a questo...posto." Dopo essersi guardato intorno con disgusto continuò:"quindi,conoscendo la vostra abilità,ho deciso di cercarvi per chiedervi un favore:scortatemi fino a Porth Denon e vi ricompenserò. Portogruaro sarà apoluogo della Provincia del Palù e tu,Oreste,ne diverrai governatore."
Tutti si voltarono a guardare Oreste,che fissava il vuoto. Dopo molti minuti alzò la testa,guardò negli occhi l'uomo più potente del Mondo Conosciuto e disse:
"Va bene,accetto. Ma prima dovrai dimostrare che tu non ci voglia fottere: congeda i tuoi soldati."
"COSA!? tu osi dare a me delle condizioni!? non costringermi a ucciderti piccolo uomo!"sbraitò l'Imperatore
"Stai zitto,cazzo! tu sei venuto qui con il tuo esercito perchè hai aprofittato dell'allarme Fanghur per poterci soggiogare una città alla volta,sei antipatico e rompicoglioni e ora,anche se sei nella merda,cerchi di comandare a bacchetta? ma vaffanculo!"
Una volta concluso il discorso ,Oreste si beccò una standing ovation da parte di tutti,eroi e guardie imperiali,che furono incenerite da un incantesimo dell'Imperatore.
"Molto bene,hai congedato le tue guardie,ora verrai con noi a Lizone"disse l'Eremita.
"Li...Lizone...no...come fate a conoscere quel posto?"balbettò l'Imperatore
"eh,sapessi... forza è meglio se andiamo."propose Morbo
Oreste,Crosta,Santrelel,Atram,Morbo,l'Eremita e l'Imperatore si incamminarono tutti assieme a ovest,verso Torre del Mostro,mentre,parecchie leghe più a sud,Knopf stava concludendo i preparativi per il suo attacco finale agli umani. La capitale dell'Impero.

________________________:bnt: FINE PLICO 2 _________________________________

ma quindi farqual è morto!?

allora gente,come vi sembra la storia fin'ora? vi piace? fa ridere? è avvincente? o non vi piace ed è pallosa?

mi piace ma ho una domanda...io ci sono già?

isonadekun ha scritto:mi piace ma ho una domanda...io ci sono già?